Hans Schmid, 75 «La conquista di una nuova libertà.»

«La soluzione con chiamata di emergenza mi permette di essere autonoma e, al tempo stesso, di sentirmi protetta e sicura»

Hans Schmid (75 anni) trascorre molto tempo all’aperto. Gli piace molto fare conoscere il bosco ai suoi nipoti, David e Simon, o lavorare in giardino. L'eventualità di potersi fare male in tanti modi diversi, ha spinto la figlia Claudia ad acquistare un apparecchio salvavita mobile. Nonostante lo scetticismo iniziale, suo padre lo indossa ora ogni giorno, e questo dall’episodio accaduto la scorsa estate.

«All’inizio non ero assolutamente d’accordo con la proposta di Claudia. Sono in grado di muovermi autonomamente fuori di casa e non ho bisogno di una sorveglianza. Il bracciale salvavita mi priverà della mia libertà», ecco cosa pensavo. Tuttavia non volevo causare altre preoccupazioni a mia figlia, e quindi ho accettato di provarlo. Il timore di mia figlia riguardava la possibilità che, in caso di infortunio mentre ero in compagnia i miei nipoti nel bosco o lavoravo da solo in giardino, la situazione si potesse aggravare rapidamente. E infatti... Durante uno dei miei lavoretti in giardino, quando meno me lo aspettavo, è successo l’incidente. Faceva veramente molto caldo, ma dovevo ancora finire di rimuovere il fogliame tagliato. Nel giro di pochi minuti ho avuto un mancamento. Per fortuna sono stato in grado di reagire velocemente e ho premuto il pulsante per chiedere aiuto. L’apparecchio ha emesso un segnale e subito ho sentito la voce di mia figlia che mi diceva che stava arrivando per darmi soccorso.

Dopo questo accaduto non ho avuto più dubbi: il salvavita lo porto sempre con me. Non si sa mai. Ho assolutamente sbagliato a pensare che questo apparecchio avrebbe limitato la mia autonomia. Anzi, mi consente di muovermi liberamente e, al tempo stesso, di sentirmi in sicurezza.

Abbonamento e funzione di ricerca

Fra le varie opzioni disponibili, quella che mi ha convinto di più è l’abbonamento Comfort. Ho potuto indicare mia figlia come primo contatto, ma nell’elenco dei contatti anche suo marito e i miei vicini. È rassicurante sapere che, anche se qualcuno dei miei familiari non è disponibile, ci sia qualcuno in grado di ricevere la mia chiamata di emergenza, cioè la centrale di emergenza. Finora ho parlato con la centrale solo per alcune chiamate di emergenza di prova, nel caso in cui nessuno dei miei contatti fosse raggiungibile. Tutto ha funzionato perfettamente e i collaboratori sono stati molto gentili. Ogni mese eseguo un test del mio apparecchio salvavita con una chiamata di prova per essere sicuro che tutto funzioni perfettamente. È un’ottima cosa che queste chiamate di prova siano comprese nell’abbonamento e non a pagamento. Lo stesso vale anche in caso chiamate di emergenza inviate per errore.

Di tanto in tanto metto l’apparecchio in casa. Per me è un grande vantaggio che possa essere attivato a distanza perché mi dà la possibilità di ritrovarlo. Inoltre a mia figlia viene segnalato quando il livello di carica della batteria del mio apparecchio Mini è troppo basso e lei mi avvisa immediatamente. In questo modo sono sicuro di avere sempre batteria a sufficienza quando sono fuori casa.

Con il senno di poi devo ringraziare Claudia che, nonostante il mio scetticismo iniziale, ha insistito perché utilizzassi questo salvavita. L’apparecchio mi ha salvato per tempo quando mi sono trovato in una situazione difficile. Inoltre mi permette di continuare anche in futuro a lavorare in giardino o a costruire casette di legno con David e Simon nel bosco, sapendo che in caso di bisogno c’è sempre qualcuno a cui posso rivolgermi.»